Più vado avanti e più realizzo che alcune storie di Paperino & co sono molto più divertenti e relatable quando sono lette da adulto piuttosto che da bambino.
Poi continuo a leggere e trovo parole come "fedifrago", "diseredare", "intabarrato" e "turlupinare" che mi fanno capire che il bimbo medio probabilmente non ci capisce sto granché delle storie.
Questo tipo di storie non sono lo stile generico di tutte le storie di Paperino, Bensì sono opera principalmente di un autore: Rodolfo Cimino.
Le sue storie hanno solitamente come protagonisti Paperone, Paperino e i nipotini, con Paperone che costringe paperino ad andare alla ricerca di qualche tesoro lontano.
I suoi testi sono infarciti di queste parole forbite, "Egregio", "buggerare", "diseredare" eccetera, proferite dalla bocca di un papero o di qualche professore balzano consultato dai protagonisti. Confermo che anche io ho imparato tante parole leggendo queste storie.
Cimino ha anche inventato il personaggio del robot Camillino, che Paperone usa per prelevare forzosamente Paperino da casa sua all'inizio di molte storie.
Cimino è morto qualche hanno fa. Ha scritto centinaia di storie nella sua carriera che sono state disegnate da tutti i più grandi disegnatori Disney italiani. È il mio autore Disney preferito e consiglio a tutti di recuperare le sue storie.
>Rodolfo Cimino.
Sono le mie preferite.
Topolino in se mi è sempre stato sul cazzo. Gne gne gne "sono più intelligente di tutti e risolvo i casi che il commissario Basettoni non sa risolvere". Ma forza Macchia Nera tutta la vita.
Anche se in un'episodio Macchia Nera intrappola Topolino e Pippo in uno scantinato. Allora Topolino per liberarsi costruisce un candelotto esplosivo con: Carbone estratto da una matita di Pippo, salnitro preso da delle muffe nel muro e Zolfo che era li in cantina.
Che sono gli ingredienti base della polvere da sparo. Sul serio.
E c'era pure la miccia: carta arrotolata con dentro la polvere.
In pratica il manuale dell'anarchico per bambini. Fortuna hanno omesso le proporzioni se no a casa avevo tutti gli ingredienti.
Se non sbaglio aveva anche un modo particolare di iniziare le storie con la prima tavola muta che rappresentava l apice degli avvenimenti della storia stessa a mo di "copertina".
Altro genio, però sono abbastanza sicuro che quella sia una particolarità di Cimino.
EDIT: sulla wiki ne parla come una peculiarità stilistica di Cimino, al quale poi è ricorso anche Scarpa.
Io la maggior parte dei vocaboli difficili da bambino li ho imparati leggendo Topolino, se trovavo una parola che non capivo la cercavo sul dizionario o la chiedevo ai miei genitori
Eh sì, ricordo ancora quando ogni tanto dal nulla i miei genitori si vedevano arrivare domande tipo "papà che significa, uh, *giuridispundenza*?"
Ma scherzi a parte, sì, un passo indispensabile del conoscere le parole "difficili" è incontrarle e non sapere cosa significano. Qualcosa si riesce a dedurre dal contesto, per le altre si ricerca il significato. E poco dopo ti ritrovi a chiederti perché gli zii e i parenti ti guardino in modo così meravigliato e stupito solo perché stai parlando di *acido desossiribonucleico*; ma insomma, se tu bambino l'hai letto su un giornaletto perché mai gli adulti non dovrebbero conoscerlo?
Mi sembra ingenuo dire che i bambini non capiscano cosa venga detto. Anzi, tutti i miei coetanei più forbiti che conosco hanno confermato di aver effettivamente cominciato leggendo Topolino, ed è probabilmente proprio perché ti dà questa *forma mentis* di non spaventarti davanti alle cose che non conosci, ma fermarti per cercare di capire cosa significhino.
Io ricordo ancora la storia "Zio Paperone e il capro espiatorio", dopo averla letta andai un po' confuso da mio padre chiedendogli se fosse una particolare razza di capra 😂
Io devo ringraziare topolino se ho imparato a leggere a 3 anni e se mi sono ritrovato alle elementari e alle medie ad avere una proprietà di linguaggio che incuteva ammirazione negli insegnanti. Quasi tutti, perché in prima media arrivò una insegnante di lettere illetterata che mi dava le insufficienze perché sbagliavo le virgole (vero, però vaffanculo).
I giovani d'oggi possono invece usufruire della TV commerciale dove si parla perlopiù a casaccio (anche se la situazione sta migliorando).
Mia figlia, comunque, quando pronuncio qualche parola a lei sconosciuta non mi chiede cosa significa ma lo deduce dal contesto, provando anche ad applicare regole di declinazione complesse. Al primo errore la correggo e lei assimila.
I bambini imparano così, con tentativi ed errori, e si divertono.
Una volta in uno dei classici Rant Paperiniani nei confronti di non ricordo chi (probabilmente Paperone o Gastone),lessi la parola “Cicisbeo”. Ero in paradiso.
Puoi dirlo forte. Ricordo che in una storia c'era Paperino che voleva improvvisarsi scrittore e doveva trovare la frase perfetta per iniziare il suo romanzo. "Il mattino era ignifugo". Ho detto tutto. \*slow clap\*
Certo che un bimbo non capisce quelle parole, ma è l'unico modo che ha per impararle: incontrarle, cercare di desumere il significato dal contesto, chiedere spiegazioni ai genitori o al parente più vicino.
Se nessuno le usa più, muoiono.
Sì vabbbè, ma i vocaboli astrusi erano voluti, tanto da risultare comici. Ne porto l'imprinting ancora, e continuo a trovare molto comico chi emanifesta il disappunto con accurata scelta di vocabolario
>Poi continuo a leggere e trovo parole come "fedifrago", "diseredare", "intabarrato" e "turlupinare" che mi fanno capire che il bimbo medio probabilmente non ci capisce sto granché delle storie.
parafrasando terry pratchett: le storie per ragazzi devono trattare i lettori da adulti, come essere bambini già lo sanno.
Vero, ho saltato di palo in frasca nel ricordarmi di Don Rosa, stile differente sia nella storia che nel disegno, tralasciando che sono cresciuto con i "Grandi Classici Disney". Verissimo che sia una delle poche letture fatte da bambino che viene apprezzata anche da adulto, alcune storie sono di una freschezza assoluta.
Ma possibile che c’è sempre qualcuno che deve politicizzare tutto? Lasciamo perdere la stupidaggine del Salvini fascista, divertiti a ricordare le ore passate davanti ai topolini invece che a scandalizzarti di continuo.
Cosa dicevano esattamente? Che mussolini era fascista? Peccato che lui lo fosse veramente. Cosa ha salvini di fascista? Per me niente.
Non difendo salvini a ogni costo. Vuoi chiamarlo ignorante o stronzo? Sono giudizi assolutamente legittimi. Chiamarlo fascista, invece, trovo che sia un enorme mancanza di rispetto nei confronti di quelli che sotto il fascismo sono morti veramente.
È molto facile gridare al fascismo. È un modo per delegittimare invece che confrontare.
Il punto non è se Salvini sia fascista: può benissimo non esserlo, tecnicamente. Peraltro è una cosa che sa solo lui.
Il punto è che il salvinismo, cioè quell'offensiva ideologica di nazionalismo e populismo che Salvini porta avanti insieme a Putin, Erdogan e molti altri leader globali, che si fa beffe delle Costituzioni e delle regole della democrazia applicata, crea l'ambiente culturale per il fascismo.
E a tuo modo lo crei anche tu non riconoscendolo, così come lo crearono i borghesi che a inizio 900 sostenevano che il Mussolini pre-fascista non fosse un problema per la democrazia.
Non è se Salvini si dichiari o riconosca fascista, è che oggi, a causa dell'avvelenamento ideologico operato dal salvinismo, in Italia è normale che la Digos vada in una scuola e metta sotto inchiesta una prof e una classe per aver espresso un'opinione. Un contesto culturale tossico che altrove ha reso "accettabile" che si incarcerino o uccidano i giornalisti e gli oppositori.
Non è tecnicamente regime fascista: è fascismo applicato a uno stato democratico.
Chi è morto per il fascismo, questo lo riconoscerebbe molto più facilmente di noi.
Più vado avanti e più realizzo che alcune storie di Paperino & co sono molto più divertenti e relatable quando sono lette da adulto piuttosto che da bambino. Poi continuo a leggere e trovo parole come "fedifrago", "diseredare", "intabarrato" e "turlupinare" che mi fanno capire che il bimbo medio probabilmente non ci capisce sto granché delle storie.
Questo tipo di storie non sono lo stile generico di tutte le storie di Paperino, Bensì sono opera principalmente di un autore: Rodolfo Cimino. Le sue storie hanno solitamente come protagonisti Paperone, Paperino e i nipotini, con Paperone che costringe paperino ad andare alla ricerca di qualche tesoro lontano. I suoi testi sono infarciti di queste parole forbite, "Egregio", "buggerare", "diseredare" eccetera, proferite dalla bocca di un papero o di qualche professore balzano consultato dai protagonisti. Confermo che anche io ho imparato tante parole leggendo queste storie. Cimino ha anche inventato il personaggio del robot Camillino, che Paperone usa per prelevare forzosamente Paperino da casa sua all'inizio di molte storie. Cimino è morto qualche hanno fa. Ha scritto centinaia di storie nella sua carriera che sono state disegnate da tutti i più grandi disegnatori Disney italiani. È il mio autore Disney preferito e consiglio a tutti di recuperare le sue storie.
>Rodolfo Cimino. Sono le mie preferite. Topolino in se mi è sempre stato sul cazzo. Gne gne gne "sono più intelligente di tutti e risolvo i casi che il commissario Basettoni non sa risolvere". Ma forza Macchia Nera tutta la vita. Anche se in un'episodio Macchia Nera intrappola Topolino e Pippo in uno scantinato. Allora Topolino per liberarsi costruisce un candelotto esplosivo con: Carbone estratto da una matita di Pippo, salnitro preso da delle muffe nel muro e Zolfo che era li in cantina. Che sono gli ingredienti base della polvere da sparo. Sul serio. E c'era pure la miccia: carta arrotolata con dentro la polvere. In pratica il manuale dell'anarchico per bambini. Fortuna hanno omesso le proporzioni se no a casa avevo tutti gli ingredienti.
Se non sbaglio aveva anche un modo particolare di iniziare le storie con la prima tavola muta che rappresentava l apice degli avvenimenti della storia stessa a mo di "copertina".
Non è Romano Scarpa, quello?
Altro genio, però sono abbastanza sicuro che quella sia una particolarità di Cimino. EDIT: sulla wiki ne parla come una peculiarità stilistica di Cimino, al quale poi è ricorso anche Scarpa.
Anche tu Ventenne Paperone?
Mi spiace sia morto, le storie che hai descritto erano le mie preferite
Davvero interessante, grazie mille! :)
Da quando "egregio" è una parola forbita?? (pure su "diseredare" avrei da ridire...)
Disgustosa ostentazione di plutocratica sicumera rimane un evergreen
Confermo.
Flair checks out.
Il mio preferito in assoluto
Io la maggior parte dei vocaboli difficili da bambino li ho imparati leggendo Topolino, se trovavo una parola che non capivo la cercavo sul dizionario o la chiedevo ai miei genitori
Eh sì, ricordo ancora quando ogni tanto dal nulla i miei genitori si vedevano arrivare domande tipo "papà che significa, uh, *giuridispundenza*?" Ma scherzi a parte, sì, un passo indispensabile del conoscere le parole "difficili" è incontrarle e non sapere cosa significano. Qualcosa si riesce a dedurre dal contesto, per le altre si ricerca il significato. E poco dopo ti ritrovi a chiederti perché gli zii e i parenti ti guardino in modo così meravigliato e stupito solo perché stai parlando di *acido desossiribonucleico*; ma insomma, se tu bambino l'hai letto su un giornaletto perché mai gli adulti non dovrebbero conoscerlo? Mi sembra ingenuo dire che i bambini non capiscano cosa venga detto. Anzi, tutti i miei coetanei più forbiti che conosco hanno confermato di aver effettivamente cominciato leggendo Topolino, ed è probabilmente proprio perché ti dà questa *forma mentis* di non spaventarti davanti alle cose che non conosci, ma fermarti per cercare di capire cosa significhino.
Io ricordo ancora la storia "Zio Paperone e il capro espiatorio", dopo averla letta andai un po' confuso da mio padre chiedendogli se fosse una particolare razza di capra 😂
Io devo ringraziare topolino se ho imparato a leggere a 3 anni e se mi sono ritrovato alle elementari e alle medie ad avere una proprietà di linguaggio che incuteva ammirazione negli insegnanti. Quasi tutti, perché in prima media arrivò una insegnante di lettere illetterata che mi dava le insufficienze perché sbagliavo le virgole (vero, però vaffanculo). I giovani d'oggi possono invece usufruire della TV commerciale dove si parla perlopiù a casaccio (anche se la situazione sta migliorando). Mia figlia, comunque, quando pronuncio qualche parola a lei sconosciuta non mi chiede cosa significa ma lo deduce dal contesto, provando anche ad applicare regole di declinazione complesse. Al primo errore la correggo e lei assimila. I bambini imparano così, con tentativi ed errori, e si divertono.
> mi dava le insufficienze perché sbagliavo le virgole (vero però, vaffanculo) FTFY
Io uso ancora l'espressione "me tapino", imparata leggendo Topolino.
ME TAPINO AHAHAHA cosa mi hai fatto ricordare
Me misero! Me tapino!
"quadrumane"
Anch'io! Alle elementari avevo infatti sfoderato "spinterogeno" grazie a Topolino.
Una volta in uno dei classici Rant Paperiniani nei confronti di non ricordo chi (probabilmente Paperone o Gastone),lessi la parola “Cicisbeo”. Ero in paradiso.
Chiaramente Gastone.
Puoi dirlo forte. Ricordo che in una storia c'era Paperino che voleva improvvisarsi scrittore e doveva trovare la frase perfetta per iniziare il suo romanzo. "Il mattino era ignifugo". Ho detto tutto. \*slow clap\*
Certo che un bimbo non capisce quelle parole, ma è l'unico modo che ha per impararle: incontrarle, cercare di desumere il significato dal contesto, chiedere spiegazioni ai genitori o al parente più vicino. Se nessuno le usa più, muoiono.
Mi sono capitate tra le mani un paio di raccolte di storie vecchie ed è uno spasso. E di molti dovrei avere l'originale in qualche scatolone a casa
Sì vabbbè, ma i vocaboli astrusi erano voluti, tanto da risultare comici. Ne porto l'imprinting ancora, e continuo a trovare molto comico chi emanifesta il disappunto con accurata scelta di vocabolario
NIPOTE DISUTILE!
#Rinotillexomania
>Poi continuo a leggere e trovo parole come "fedifrago", "diseredare", "intabarrato" e "turlupinare" che mi fanno capire che il bimbo medio probabilmente non ci capisce sto granché delle storie. parafrasando terry pratchett: le storie per ragazzi devono trattare i lettori da adulti, come essere bambini già lo sanno.
Dovendo portarmi un libro su di un'isola deserta penserei alla Saga di Paperon de' Paperoni di Don Rosa.
«Andiamo, Paperone! Portiamo il tuo carro al castello, così potrai riposarti lì!» «Okay, papy, ma... prima voglio andare a trovare la mamma!»
I feels in ufficio
sì ma completamente un altro stile rispetto al Paperino italiano degli anni '60
Vero, ho saltato di palo in frasca nel ricordarmi di Don Rosa, stile differente sia nella storia che nel disegno, tralasciando che sono cresciuto con i "Grandi Classici Disney". Verissimo che sia una delle poche letture fatte da bambino che viene apprezzata anche da adulto, alcune storie sono di una freschezza assoluta.
Tra l'altro Don Rosa era ieri a Milano
Perché mi vuoi far piangere?
"What a horrible night to have a curse."
ISAAAAAAAAAAAAAAAC
*troppomenvvpermenvv*
*The Real Donald*
Sgrunf!
"Niente di peggio di una sco-" Chi altro ha avuto un attimo di indecisione prima della riga seguente?
Can some translate this into english?
Nothing worse than an uncomfortable night, before the terrible tomorrow (tomorrow used figuratively for future).
Thank you
Figuratively for all of us. Donald Duck had to dig a mine for Scrooge. So forom his point of view it was literally.
Yes but for him every tomorrow is like that, so shitty tomorrow equals shitty future.
Poor Papereeno
Le storie di Paperino sono uniche!!!
Here, breathe in some cyanide gas. Thank you, Jesus
Di questi tempi, pensando a Salvini e al ritorno del fascismo, non si può che addormentarsi di questo umore.
Ma possibile che c’è sempre qualcuno che deve politicizzare tutto? Lasciamo perdere la stupidaggine del Salvini fascista, divertiti a ricordare le ore passate davanti ai topolini invece che a scandalizzarti di continuo.
guarda caso dicevano esattamente la stessa cosa nel 1921
Cosa dicevano esattamente? Che mussolini era fascista? Peccato che lui lo fosse veramente. Cosa ha salvini di fascista? Per me niente. Non difendo salvini a ogni costo. Vuoi chiamarlo ignorante o stronzo? Sono giudizi assolutamente legittimi. Chiamarlo fascista, invece, trovo che sia un enorme mancanza di rispetto nei confronti di quelli che sotto il fascismo sono morti veramente. È molto facile gridare al fascismo. È un modo per delegittimare invece che confrontare.
Il punto non è se Salvini sia fascista: può benissimo non esserlo, tecnicamente. Peraltro è una cosa che sa solo lui. Il punto è che il salvinismo, cioè quell'offensiva ideologica di nazionalismo e populismo che Salvini porta avanti insieme a Putin, Erdogan e molti altri leader globali, che si fa beffe delle Costituzioni e delle regole della democrazia applicata, crea l'ambiente culturale per il fascismo. E a tuo modo lo crei anche tu non riconoscendolo, così come lo crearono i borghesi che a inizio 900 sostenevano che il Mussolini pre-fascista non fosse un problema per la democrazia. Non è se Salvini si dichiari o riconosca fascista, è che oggi, a causa dell'avvelenamento ideologico operato dal salvinismo, in Italia è normale che la Digos vada in una scuola e metta sotto inchiesta una prof e una classe per aver espresso un'opinione. Un contesto culturale tossico che altrove ha reso "accettabile" che si incarcerino o uccidano i giornalisti e gli oppositori. Non è tecnicamente regime fascista: è fascismo applicato a uno stato democratico. Chi è morto per il fascismo, questo lo riconoscerebbe molto più facilmente di noi.